CONSORZIO BIRRA SI MOBILITA PER AZIENDE ALLUVIONATE
Malto e luppolo in regalo per ripartire dopo disastro Emilia Romagna
“Doneremo malto, luppolo e tutte le materie prime di base che servono per far ripartire le aziende della filiera della birra colpite dall’alluvione che ha devastato l’Emilia Romagna”. E’ quanto annuncia il presidente del Consorzio Birra Italiana Teo Musso nell’esprimere cordoglio per le vittime della catastrofe e garantire solidarietà alle imprese danneggiate.
“Dopo due anni di pandemia, un anno di guerra, crisi energetica, siccità, aumento dei costi delle materie prime, i birrifici artigianali e i produttori agricoli dell’Emilia-Romagna sono in seria difficoltà e questa calamità proprio non ci voleva” evidenzia Musso nel sottolineare che “in questo momento è strategico mobilitare tutte le energie pubbliche e private disponibili per far ripartire un’area fondamentale per l’economia del Paese”.
Il comparto della birra artigianale in Italia – spiega il Consorzio Birra – offre lavoro a oltre 140mila persone fra occupati diretti e indotto, vale un fatturato di 9 miliardi di euro, con 1.100 attività produttive da nord a sud della Penisola e 60 milioni di litri prodotti ogni anno di cui circa un terzo arriva da aziende agricole che trasformano direttamente i prodotti agricoli per fare birra.
Si tratta di realtà molto spesso realizzate da giovani che sono i più attivi nel settore con profonde innovazioni che – continua il Consorzio – vanno dalla certificazione dell’origine a chilometri zero al legame diretto con le aziende agricole ma anche la produzione di specialità altamente distintive o forme distributive innovative come i “brewpub” o i mercati degli agricoltori di Campagna Amica di Coldiretti.
“E’ necessario continuare a sostenere i piccoli produttori di birra artigianale italiana e tutta la filiera per promuovere quelle eccellenze che sono alla base della crescita del Sistema Paese” conclude Teo Musso.